Pubblichiamo il comunicato stampa del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana emesso in occasione della prossima visita di Renzi in Iran.
La Resistenza Iraniana chiede la cancellazione della visita del Presidente del Consiglio Renzi in Iran
I mullah approfittano della visita di Renzi
La Resistenza Iraniana chiede la cancellazione della visita del Presidente del Consiglio italiano in Iran prevista per la prossima settimana. La Resistenza Iraniana è allarmata perché la dittatura religiosa e terroristica al potere in Iran potrebbe approfittare di questa visita per aumentare le violazioni dei diritti umani e l’esportazione del terrorismo e del fondamentalismo. Il regime teocratico manipola queste visite ai danni dei più alti interessi del popolo dell’Iran, della pace e della tranquillità nella regione.
Più di 2300 persone sono state giustiziate in Iran da quando Rouhani è diventato presidente del regime dei mullah. Rouhani stesso ha detto che le esecuzioni sono “leggi divine o norme approvate dal parlamento” che devono essere applicate. Secondo il rapporto dell’Inviato Speciale dell’ONU sulla Situazione dei Diritti Umani in Iran, il numero delle esecuzioni nel 2015 è stato il più alto degli ultimi 25 anni.
Il regime iraniano ha eseguito tests sui missili balistici nei mesi scorsi, in flagrante violazione della Risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Questi missili sono in grado di trasportare testate nucleari.
Inoltre nelle ultime settimane, tre navi iraniane sono state sequestrate in acque internazionali mentre cercavano di portare armi agli houthi nello Yemen, in violazione della Risoluzione 2216 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Nel frattempo Tehran ha aumentato considerevolmente il numero delle truppe inviate a massacrare il popolo della Siria. Nelle scorse settimane l’esercito iraniano ha inviato la sua divisione di commando in Siria, oltre alle forze dell’IRGC già dispiegate laggiù. In una lettera del 31 Dicembre 2015 al Ministro della Difesa, Rouhani ha chiesto di accelerare il programma missilistico. L’8 Febbraio 2016 ha dichiarato: “Se le nostre forze armate e i nostri comandanti non avessero resistito a Baghdad, Falluja e Ramadi, se non avessero appoggiato il governo siriano a Damasco ed Aleppo e se non fosse per il coraggio del nostro esercito, delle Guardie Rivoluzionarie, dei Bassij e delle forze di sicurezza dello stato, non avremmo avuto la sicurezza necessaria per poter condurre un negoziato (sul nucleare) tanto vantaggioso”.
Recarsi in visita a Tehran e stringere la mano ai leaders del regime iraniano senza denunciare i loro crimini, ignorando i fatti innegabili summenzionati, incoraggerà certamente questo odiato regime teocratico al potere in Iran e prolungherà l’agonia e le sofferenze del popolo dell’Iran e di quelli della regione.
La Resistenza Iraniana chiede ai partiti politici italiani, al parlamento e ai difensori dei diritti umani di prendere misure urgenti per incoraggiare il Presidente del Consiglio Renzi a condannare le violazioni dei diritti umani e l’esportazione del terrorismo del regime iraniano e a cancellare la sua visita in Iran.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
6 Aprile 2016